Videosorveglianza “intelligente”, arriva la sanzione del Garante
Nell’ambito della sperimentazione, finanziata con fondi UE, di due complessi programmi di sicurezza urbana, che si giovavano dell’utilizzo di filmati dalle telecamere di videosorveglianza già installate nel territorio comunale, oltre che della raccolta di audio ottenuti da microfoni appositamente collocati sulla pubblica via, il Comune di Trento sarebbe incorso, secondo il Garante Privacy, in trattamenti di dati privi dei necessari presupposti di liceità. In ragione di ciò, è stata irrogata una sanzione di cinquantamila euro, ed è stata altresì disposta la cancellazione dei dati illecitamente raccolti.
Tra i motivi che hanno condotto a sanzionare il Comune, la circostanza che questo abbia erroneamente opinato che la ricerca scientifica potesse rientrare tra le proprie finalità istituzionali, nonché significative carenze riscontrate nelle informative di primo e di secondo livello, il non aver comprovato di aver effettuato una valutazione di impatto, l’insufficienza delle tecniche di anonimizzazione impiegate.
I profili data protection oggetto dei rilievi del Garante nel quadro del provvedimento sanzionatorio in parola verranno trattati nell’evento di aggiornamento periodico sulla data protection compliance di Paradigma, previsto il 5 e il 6 marzo prossimi.
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