ESG : gli orientamenti per un nuovo modello di business
Cresce l’interesse sul tema della sostenibilità, spingendo l’industria dell’asset management ad investire sempre maggiori risorse.
La vera sfida per “sustainable and responsible investment” sarà quella di dimostrare l’efficacia e il metodo dei criteri di valutazione applicati.
Gli investimenti sostenibili promettono infatti due tipi di risultato: generare un rendimento competitivo e raggiungere obiettivi climatici e di sostenibilità.
Se è vero che un investimento sostenibile tende a garantire maggiore stabilità nel tempo perché in linea con gli sviluppi ambientali, altrettanto vero è che ad oggi non esiste un modo univoco per verificare ed analizzare se una società rispetti o meno criteri ESG corretti.
In quali casi quindi un investimento si può considerare sostenibile?
Gli esperti arruolati dalla Commissione Europea hanno messo a punto 4 documenti su: comunicazione aziendale delle informazioni relative al clima, tassonomia, criteri ESG e Green Bond Standard.
L’esecutivo UE ha pubblicato lo scorso 18 giugno le nuove linee guida sulla comunicazione aziendale delle informazioni relative al clima, documento che mostra come e quando un investimento può essere considerato rispettoso dell’ambiente ed essere positivo per la lotta ai cambiamenti climatici.
Una sorta di vademecum, quindi, che offre i necessari orientamenti a circa 6mila società quotate in borsa, banche e compagnie di assicurazione obbligate a divulgare informazioni non finanziarie.
Linee guida che vanno di pari passo con la pubblicazione di tre nuove importanti relazioni del gruppo di esperti tecnici sulla finanza sostenibile.
La prima offre un sistema di classificazione per le attività economiche sostenibili dal punto di vista ambientale, identificando quelle a basse emissioni di carbonio come il trasporto elettrico o le attività di transizione, come la produzione di ferro e acciaio, con lo scopo di fornire agli investitori un quadro di riferimento chiaro e univoco di quali attività possano considerarsi sostenibili.
Il secondo report riguarda il cosiddetto EU Green Bond Standard, strettamente collegato alla tassonomia delle attività sostenibili. Dopo una consultazione europea, gli esperti hanno messo a punto una serie di raccomandazioni riguardanti criteri chiari e comparabili per l’emissione di obbligazioni verdi, per orientare la bussola degli investimenti su attività eco-friendly.
Il terzo documento riguarda la nuova generazione di benchmark low-carbon, con cui l’Esecutivo UE definisce la metodologia e i requisiti tecnici minimi per gli indici che consentiranno agli investitori di adottare una strategia di investimento consapevole del clima e affrontare il rischio di “greenwashing”.
I benchmark sono parametri di riferimento che servono come termine di confronto per misurare le performance di portafogli, emittenti o singoli titoli. Nel caso dei benchmark low-carbon riducono i titoli che hanno un impatto negativo sul cambiamento climatico, mentre i positive-carbon impact aumentano la concentrazione di emittenti e attività che hanno un impatto positivo.
La sostenibilità del business è diventata un driver imprescindibile per ogni tipologia di impresa e gli investimenti sostenibili sono al centro dell’attenzione di tutti gli investitori.
Paradigma organizzerà a Milano il 18 settembre 2019 l’evento “ESG, engagement e DNF: aspettative degli investitori”.
Una giornata di formazione e dibattito che, anche attraverso la tavola rotonda, darà modo ai partecipanti di confrontare esperienze di società che operano in segmenti diversi e che applicano da tempo i principi di sostenibilità al loro business.
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