Whistleblowing: si diffondono le piattaforme online
Le strette legislative degli ultimi due anni, prima la legge 179 del 2017, la disciplina sul cosiddetto whistleblowing, poi il regolamento Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac), emanato nell’ottobre 2018 e in vigore dal dicembre successivo, «sull’esercizio del potere sanzionatorio in materia di tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità», hanno costretto anche le imprese private a offrire strumenti su misura per i dipendenti che scelgono di denunciare comportamenti illeciti riscontrati nella propria organizzazione (whistleblower).
La novità principale del pacchetto legislativo approvato due anni fa consiste proprio nell’implementare almeno un canale di comunicazione per i lavoratori, oltre a garantire protezione e sanzionare, eventualmente, chi lancia accuse infondate.
Una delle soluzioni più diffuse sembra essere la creazione di sportelli online: piattaforme che fanno da centri di raccolta automatici per le segnalazioni. Il valore aggiunto è dato dall’anonimato tecnologico, la condizione che permette all’utente di fare rilievi e fornire documenti senza essere identificato.
Il merito è di software open source (a sorgente aperta, modificabili) capaci di occultare dati o cancellare le informazioni oltre a una certa scadenza. La via del digitale è stata battuta, per fare qualche esempio, dall’operatore energetico Edison, la multinazionale delle risorse umane Randstad e il gruppo FNM (le vecchie Ferrovie Nord Milano).
Il bilancio? Nel suo rapporto 2018, l’Anac ha registrato un totale di 334 fascicoli aperti solo fra gennaio e maggio 2018. L’equivalente di quasi il doppio rispetto al 2016. Ma ancora non basta. Le aziende si sono limitate ad attivare un canale informatico dedicato per le segnalazioni ma senza fornire le adeguate informazioni ed impartire la necessaria formazione al personale per favorirne un utilizzo serio e responsabile.
Paradigma organizzerà a Roma il 1° febbraio 2019 e a Milano il 13 febbraio 2019 “Il Whistleblowing
nel sistema 231”. Obiettivo della giornata di studio è fornire ai partecipanti una rappresentazione articolata di metodologie, strumenti operativi, esperienze e soluzioni pratiche in tema di whistleblowing, nell’ottica di un pieno adeguamento dei sistemi di controllo interno quanto più tempestivo e aderente alla normativa recentemente varata.
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