GDPR: il 43% delle aziende è in ritardo con l’adeguamento
In Italia quasi un’azienda su due non ha ancora predisposto un piano per l’adeguamento al nuovo regolamento europeo sulla protezione dei dati personali, che entrerà in vigore il 25 maggio prossimo. Lo rivela un’indagine commissionata da Microsoft a Idc e presentata oggi a Milano.
Stando all’analisi, solo il 3% delle imprese con più di 10 addetti è conforme, il 43% ha appena iniziato l’analisi e il 54% ha già un piano per la conformità.
Il settore finanziario e la pubblica amministrazione sono gli ambiti dove si registra un maggior tasso di adeguamento, rispettivamente il 10% e l’8%, e una maggiore presenza di roadmap già definite per adeguarsi (76% e 85% dei casi). Il manifatturiero e i servizi, invece, mostrano un’alta percentuale di aziende che hanno da poco iniziato ad affrontare il problema, rispettivamente il 53% e il 60%.
Di fronte alle minacce della criminalità informatica, “la nuova normativa europea deve essere vista come un’opportunità per ripensare il proprio approccio alla cybersecurity e dare avvio a un percorso di trasformazione digitale che non trascuri l’elemento imprescindibile della privacy e della sicurezza a supporto di una crescita di lungo termine”, ha commentato Carlo Mauceli, National Technology Officer di Microsoft Italia. [fonte: dimt.it]
Per aiutare le aziende nella predisposizione del piano di adeguamento, Paradigma ha organizzato, nel corso dei primi mesi dell’anno, un ciclo di incontri sulla privacy e trattamento dei dati che vuole essere uno strumento prezioso per prepararsi al “Big Bang” del 25 maggio prossimo.
Potrebbe interessare anche
Trasferimento dati UE-USA: l’EDPB conclude il primo riesame del framework regolatorio
12 Novembre 2024